5 regole fondamentali per email che si fanno leggere (ed. 2022)

Di elenchi e top ten con gli step più mirabolanti per migliorare la deliverability ne avrai letti a bizzeffe, e quindi non ci ripeteremo.

Tuttavi, ci sono alcune soluzioni che dovresti adottare nel 2022 per realizzare campagne email di successo.

In questo articolo ti indichiamo ti spieghiamo quali sono le 5 regole fondamentali secondo noi, le più efficaci e semplici da implementare.

Soluzione 1: inviate solo a chi vi ha dato il consenso

Uno degli errori imperdonabili di chi fa email marketing è quello di inviare email, senza badare troppo a chi. Basta avere una lista di indirizzi email per essere autorizzati ad utilizzarla? Non è così purtroppo.

Innanzitutto la normativa prevede di dover richiedere il consenso chiaro ed esplicito a qualunque soggetto (privato o azienda) per poter utilizzare il proprio indirizzo email (a fini promozionali o anche solo informativi). Senza il consenso, chi riceverà le vostre email proverà la sgradevole sensazione dello “spam”.

Quindi, evitate assolutamente di rastrellare indirizzi qua e la, oppure di utilizzare liste comprate, noleggiate, avute in regalo: è una pratica scorretta che vi darà molti problemi.

Lavorate piuttosto in modo serio per costruire un vostro database di contatti fatto di indirizzi raccolti in modo corretto: online (sito web, social) o dal vivo (partecipazione a eventi). Questa lista rappresenta il vero pubblico interessato alle vostre email.

Soluzione 2: l’oggetto

Potrebbe sembrare una battura ma non lo è: corto è meglio! Non vi agitate troppo se vedete che il titolo che avete in mente non è sufficientemente lungo da contenere tutto il testo della vostra email. E difatti, state sbagliando!

Siate brevi e concisi: un oggetto che va subito al sodo è senz’altro la scelta migliore, quella che farà aprire l’email al destinatario piuttosto che fargliela cestinare immediatamente. Ok, corto, ma corto quanto?

Non esiste una regola precisa: vi basterà applicare un pò di logica, intrigate e interessate subito il lettore, non divagate, evitate quelle paroline che di solito usano i perditempo (gratis, aiuto, sconto, ecc.) e vedrete che funzionerà!

Soluzione 3: contenuti personalizzati

Personalizzate (se, quando e quanto possibile) il messaggio. Come? Semplicemente cercate di utilizzare i dati anagrafici che avete raccolto. Alla gente (cioè a noi stessi) piace leggere email che iniziano con il proprio nome.

Oppure utilizzate altre informazioni (come il sesso o la provincia) per segmentare le vostre liste e creare email diverse per target differenti: in questo modo si potranno realizzare email più rilevanti per i vari destinatari.

Un ulteriore consiglio? Nel modulo di iscrizione alla vostra newsletter oppure quando partecipate a fiere ed eventi, cercate di raccogliere quanti più dati personali vi sarà possibile. Scoprirete come un database ben profilato è molto più prezioso di un semplice elenco di indirizzi email.

Soluzione 4: test prima dell’invio

Altro errore ricorrente è la mancanza dell’invio di test. Il fatto di utilizzare una piattaforma per l’email marketing come Mailforce per realizzare e spedire email in modo semplice e guidato, non vuol dire che le vostre email siano costruite in modo perfetto. Ci sono decine di client di posta in giro e se volete evitare figuracce, conviene testare sempre un’email prima dell’invio effettivo.

Utilizzate la possibilità di effettuare uno o più “invii di test” per spedire un’anteprima dell’email che avete realizzato: è gratuito (non consuma i vostri crediti) e soprattutto potrete fare prove con indirizzi email di diversi provider. E se l’email finisce nella posta indesiderata, provate a modificare i contenuti: potrebbero essere proprio loro gli incriminati!

Soluzione 5: non esagerate

Per quanto possa sembrare banale, prestate attenzione alla frequenza e all’orario in cui inviate le vostre comunicazioni.

Anche se in giro esistono molte letture sull’argomento, noi pensiamo che non ci sia niente di meglio che fare delle prove con il proprio database e i propri contenuti.

Ogni settore ha risposte differenti: è ovvio che se vendete auto usate ed inviate un’email alla settimana, forse è fin troppo. I vostri lettori quasi certamente non saranno interessati ad acquistare una macchina ogni settimana!

E’ diverso se ogni martedì mattina inviate un’email ai vostri utenti con i last-minute più intriganti della vostra agenzia viaggi.

E per scegliere l’orario migliore per spedire, non vi resta che fare 2 o 3 test sullo stesso database di contatti.

Controllate quale spedizione ha ottenuto le prestazioni migliori (in numero di aperture e click) e replicate quell’orario per gli invii successivi.

Conoscere il vostro pubblico è, senza dubbio, il miglior modo per far funzionare le vostre campagne email!